Ciao Going Expat people,

Oggi torna il guest article, l´idea di introdurre sul blog il guest article,  quindi un articolo scritto non da me, nasce non solo dalla voglia di raccontare di posti che non ho (ancora) visitato e dove ho vissuto, ma anche di dare un taglio reale di ció che si racconta. Dalle parole di chi in prima persona vive certe esperienze, trapelano molte piú emozioni e il valore del contenuto condiviso cresce. Inoltre cosí, possiamo andare molto piú lontano.

Voliamo in Cina, a Shangai

e lo facciamo con questo articolo/intervista a Flavia e Francesco.

1.Prima di tutto mi piacerebbe vi presentaste con parole vostre, raccontateci di voi e del vostro account e blog @sipartedopoilcaffe, nome curioso tra l´altro che, forse, sottolinea la vostra provenienza?

Siamo Flavia e Francesco, entrambi Napoletani, ma ci siamo conosciuti a Milano, dove lavoravamo già da qualche anno, grazie ad amici comuni. Diciamo che all’inizio non ci siamo particolarmente presi, anzi. L’amore è arrivato molto dopo, grazie ad un viaggio in Turchia, paese che amo, da cui ero appena tornata, ed in cui Francesco sarebbe andato a breve.

La passione per i viaggi ci ha sempre accomunati, così come il progetto di un blog in cui parlare delle nostre avventure. Quest’idea però è rimasta nel cassetto per un pò.

Solo durante il lockdown, nella primavera/estate 2020, mentre Francesco era bloccato a Shanghai ed io in Italia (per ben 6 mesi), ho iniziato a lavorarci concretamente e, a settembre 2020, da poco rientrata in Cina, lo abbiamo finalmente messo online!

Ovviamente a quel punto il blog non aveva più solo un’anima “travel” ma inevitabilmente anche expat, cui abbiamo affiancato anche la nostra passione per il cibo da tutto il mondo.

Il nome, come hai intuito è legato alla passione per il caffè, soprattutto mia, e al fatto che la mia giornata, anche in viaggio, non può iniziare senza un caffè. Proprio non connetto senza e Francesco si è trovato spesso a cercare con me caffetterie anche nei posti più sperduti al mondo!

2.  Al momento vivete a Shanghai. Avete scelto voi la vita da expat o é stato un caso? In che modo vi ha arricchito e cosa pensate vi abbia tolto (se vi ha tolto qualcosa)?

È stato uno strano incastro di cose. Quando io e Francesco abbiamo iniziato a frequentarci, lui aveva da poco cambiato lavoro e sapeva già che nel suo futuro era previsto un trasferimento a Shanghai.
Ma quando è iniziata la nostra storia, me ne ero totalmente dimenticata!!!

Poi il futuro è arrivato prima del previsto ed abbiamo dovuto fare i conti con questa situazione. In realtà era da un pò che desideravo fare un’esperienza all’estero, ma la Cina non era proprio nei miei pensieri, nemmeno come destinazione di viaggio, figuriamoci trasferirmici. E in effetti mi sono trasferita un anno dopo rispetto a Francesco. Alla fine è stato amore per Shanghai, per la Cina e per la vita da expat!

Ed è stato un grande arricchimento, personale e di coppia. Di contro c’è ovviamente la lontananza dalle famiglie e dagli amici, il non condividere non solo gli eventi importanti ma anche proprio la quotidianità.

3- La cultura Asiatica é sicuramente molto diversa da quella Europea. Come vi siete ambientati? Sia dal punto di vista pratico (lingua, documenti, ecc..) che da un punto di vista sociale e, quindi, emotivo?

È stato decisamente sfidante e non solo all’inizio. L’impossibilità di comunicare può diventare veramente frustrante. Ogni cosa, anche la più semplice come fare la spesa, può diventare un’avventura. Occorre tanta pazienza, un buon traduttore, il tempo e la voglia di frequentare un buon corso di cinese (per raggiungere un livello almeno “sopravvivenza”), e capacità di adattamento e di superare i pregiudizi culturali (anche rassegnandosi al fatto che alcune cose rimarranno sempre incomprensibili).

Dall’altra parte, a compensare queste difficoltà, ci sono tanti aspetti positivi: se hai uno smartphone e ti fai magari aiutare da un collega/amico cinese ad installare e configurare alcune app fondamentali, è possibile fare veramente tutto con il cellulare, dai documenti, alla spesa, e rinunciando totalmente ai contanti. Tornare in Europa è ogni volta un ritorno al passato!

Sul piano sociale poi, Shanghai ha tantissimo da offrire, è una città molto vivace culturalmente e con molti expat da tutto il mondo. La vita sociale può essere molto più intensa che in altre città.

4- La comunitá expat é molto ampia a Shanghai?

Enorme, una città nella città (anche se qualcosa con il Covid sta cambiando). Alcune comunità nazionali sono più grandi di altre, come i Francesi, i Giapponesi o i Coreani, e tendono a stare anche più per conto loro e a socializzare tra di loro. Quasi ogni comunità ha la sua associazione di riferimento, ma ce ne sono anche alcune internazionali, che accolgono persone da tutto il mondo.

Noi inizialmente abbiamo frequentato una di queste, la Shanghai Expat Association. Pur con una massiccia presenza americana, le prime persone che ho conosciuto a Shanghai sono state un’indiana, un’indonesiana, una scozzese, una belga e una tedesca.

Ero già da un anno a Shanghai quando mi sono unita alla comunità italiana e all’ADIS, l’Associazione delle Donne Italiane a Shanghai, che organizza molti eventi ed attività con il consolato e l’Istituto Italiano di Cultura. Negli ultimi due anni sono entrata a far parte anche del Board di questa associazione ed è stata una bellissima esperienza. All’interno della comunità italiana ho conosciuto persone meravigliose, potrei dire la nostra famiglia a Shanghai.

5- Se volessi trasferirmi domani a Shanghai, quali sono le prime 3 cose da fare o comunque tenere a mente?

Shanghai è una città molto friendly per gli stranieri, molto internazionale ed in cui è facile vivere e trovarsi bene. Indispensabile una buona assicurazione sanitaria, un pochino di cinese (o il famoso collega cinese disponibile a dare una mano) e voglia di lasciarsi affascinare e conquistare da una cultura molto diversa da quella occidentale, abbandonando i pregiudizi su questo paese.

6- Tralasciando il periodo di pandemia, é facile spostarsi da Shanghai per viaggiare?

Assolutamente sì. Shanghai è un importante nodo portuale ed aeroportuale, strategico sia per muoversi all’interno della Cina che in tutta l’Asia. In questi 5 anni abbiamo avuto modo di girare il continente asiatico in lungo e in largo e fare viaggi incredibili, e prima del Covid tornavamo in Europa tre volte l’anno.

7- Qual é il consiglio che in generale vi sentite di dare a chiunque voglia fare un’esperienza all’estero?

Se sentite che è la cosa giusta per voi, buttatevi. Non aspettate, non rimandate, non rimuginateci troppo. Informatevi, questo sì, su scuola, lavoro, sanità, quartiere in cui vivere (magari contattando altri expat tramite social e chat varie), fatevi una bella assicurazione sanitaria e valutate un eventuale corso di lingua se non la conoscete già.

8 – Cosa significa casa per voi?

All’inizio casa era Napoli, erano le nostre case d’origine. Adesso casa è ovunque noi due siamo insieme, ovunque scegliamo di vivere.

Io ringrazio Flava e Francesco per aver condiviso ocn me e con tutti noi la loro storia. Vi invito a seguirli sul loro account instagram

Se avete voglia di leggere della mia unica esperienza nel continente asiatico cliccate qui. E voi? siete stati in Asia o vi piacerebbe andarci o addirittura trasferirvi? Raccontatemelo

A presto

Rossella