Ciao Going Expat people,
Oggi vi racconto della mia cittá natale: Messina.
Piú che due diversi itinerari, ho pensato di creare una lista di cose da vedere assolutamente e aggiungerne altre nel caso in cui si decidesse di passare in città un giorno in più.
Quindi le prime attrazioni sono tutte nella zona centrale della città e non prevedono musei (ci vorrebbe troppo tempo per visitarli per bene se si passasse in città un solo giorno).
Prima di iniziare voglio sottolineare che non nominerò Taormina o Milazzo, le quali sono 2 stupende cittadine in provincia di Messina, ma per questa volta voglio concentrarmi sulla città vera e propria, la quale è troppo spesso tenuta poco in considerazione.
Itinerario di 1 giorno:
Piazza Duomo: campanile e fontana di Orione – Il Duomo di per sé ha tantissima storia, venne infatti trasformato in Moschea durante il periodo islamico e poi riconvertito sotto la dominazione di Ruggero. Distrutto da vari terremoti e ricostruito, conserva al suo interno statue e quadri di varie epoche. Inoltre nella fiancata sud è possibile visitarne il Tesoro.
Il campanile è molto più di questo. Ogni giorno alle 12, al suono dell’Ave Maria, le statue in oro che lo popolano, prendono vita e raccontano la storia delle città, ma anche allegorie sulla vita e sul tempo che passa. Sul fianco si trovano l’orologio astronomico e astrologico.
La Fontana di Orione fu realizzata da Giovanni Montorsoli e venne definite la più bella del ‘500. Nasce per celebrare l’unione fra 2 torrenti (Bordonaro e Camaro) e la creazione del primo acquedotto Cittadino che avrebbe portato l’acqua ovunque. La struttura è piramidale e capeggiata da Orione e il suo Fedele cane Sirio. Seguono putti, naiadi e tritoni, per terminare con la rappresentazione dei fiumi Nilo, Tevere, Camaro ed Ebro.
Via Lepanto e Chiesa dei Catalani: Via Lepanto è una via pedonale molto caratteristica, arricchita da palazzi storici e piena di locali dove potrete mangiare un boccone. Al termine della via troverete la Statua di Don Giovanni D’Austria, costruita nel 1573, un anno dopo dalla sua vittoria contro i Turchi.
Proprio di fronte a questa statua, dall’altra parte della strada, troviamo la Chiesa dei Catalani (la mia preferita). Espressione dell’arte siculo-normanna con influenza bizantina. La chiesa si trova al Vecchio livello della strada, prima del terremoto del 1908, quindi 3 livelli più in basso di quello attuale.
Palazzo Zanca e Galleria Vittorio Emanuele III: Palazzo Zanca, meglio conosciuto come il Municipio è una costruzione di stile neoclassico e nella facciata si trovano delle sculture legata alla simbologia cittadina. Non lontana dal palazzo, troviamo la galleria Vittorio Emanuele III. Stile liberty definite eclettico, insieme alla galleria Umberto I di Napoli è l’unico esempio di questo stile al sud Italia.All’interno si articola in tre bracci confluenti al centro in un esagono chiuso da una volta a cupola vetrata.
Sacrario di Cristo Re: è totalmente in stile barocco e si nota, anche a molta distanza, la sua grande cupola. Alla base della cupola troviamo 8 statue che rappresentano la religione, le virtù teologiche e le virtù cardinali
Santuario di Montalto: La tradizione vuole che a decidere ubicazione e I contorni di questa chiesa, fosse stato il volo di una colomba. Troviamo questa storia “raccontata” dalle statue del campanile del Duomo. A testimoniare questo evento furono le più alte cariche del Senato Messinese di quell tempo.
Da entrambi questi punti, non solo potrete ammirare il santuario ma anche la bellissima vista sullo Stretto di Messina.
Itinerario per il secondo giorno
Teatro Vittorio Emanuele II: Sarebbe perfetto da visitare assistendo anche ad uno spettacolo. Si trova in una delle vie principali della città, Via Garibaldi, non lontano da Palazzo Zanca. Questo teatro non è solo il principale della città di Messina, ma il più grande in Sicilia in quanto a capienza, tra I teatri regionali. Tra le opera artistiche all’interno del teatro spicca il dipinto di Renato Guttuso sul soffitto, raffigurante la leggenda di Colapesce.
Laghi di Ganzirri: Ovvero Lago di Ganzirri e Lago di Faro, insieme dichiarati bene di interesse etno-antropologico. Particolarmente importante in quanto sede storica di attività produttive tradizionali quali la coltura di cozze.
Mu.Me: Museo regionale di Messina. Fino al 2017 occupava gli spazi della vecchia Filanda Barbrea-Mellinghoff. Tra I vari artisti e le opera spiccano Caravaggio e Antonella da Messina. Ci sono anche opera di artisti internazionali e qui, troviamo la statua originale del Nettuno (di Giovanni Montorsoli) , mentre in città, se ne trova una copia.
Spero questa guida possa essere utile sopratutto se vi trovate a Messina per la prima volta e non avete nessuno messinese che vi aiuti a capire dove andare prima.
Suggerisco anche di fare affidamento a guide della città. Io vi consiglio Manuela, per tour approfonditi non solo di Messina, ma anche della provincia e delle Isole Eolie.
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