Ciao Going Expat people!
Con questo articolo voglio concentrarmi sul cosidetto Expat Blues, ovvero quella sensazione di solitudine che di tanto in tano puó avere la meglio!
Trasferirsi in un nuovo paese è spesso descritto come un’avventura affascinante e che cambia la vita, e certamente lo é. Ma cerchiamo di essere realisti: il bello non viene senza la sua fetta di sfide e periodi bui.
Uno dei più grandi? Solitudine e isolamento. È qualcosa che molti espatriati sperimentano, ma non è sempre facile parlarne. Quindi, se ti senti un po’ perso e disconnesso nella tua nuova casa, sappi che non sei solo. L’argomento è così comune che ci sono anche esperti che si prenodono cura di sostenere chi ha bisogno.
Ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con uno di loro, Kevin e qui trovate il video YouTube che abbiamo registrato insieme.
Da un esptriata a tutti gli espatriati, afrontiamo l’Expat Blues insieme.
La realtà della solitudine degli espatriati:
È facile romanticizzare la vita degli expat, sognando mercati vivaci, paesaggi mozzafiato e avventure emozionanti. Ed è tutto questo. Anhe tutto questo!
Ma la verità è che costruire una vita da zero in una terra straniera può essere incredibilmente isolante. Si é lontani dal proprio sistema di supporto familiare – famiglia, amici di lunga data e quelle routine confortanti.
Quell’eccitazione iniziale può passare, lasciandovi un po’ … alla deriva.
Ricordo quando mi sono trasferita a Rotterdam, sono venuta qui con qualcuno, per qualcuno. Quando la relazione ha preso un percorso diverso rispetto a quello previsto, mi sono sentita persa. Il punto é che avevo perso non solo il mio partner ma un po’, anche la mia unica fonte di vita sociale.
Nel frattempo sono successe molte cose, ho perso il lavoro, e avendo lavorato nei Paesi Bassi per meno di 6 mesi, non avevo diritto all’indennità di disoccupazione, dovevo trovare un altro appartamento, meno costoso, e lui era tornato in Spagna (dove ci siamo incontrati) per voltare pagina.
Ero sicura di voler rimanere a Rotterdam, e avevo bisogno di fare qualcosa. È stato allora che ho deciso di agire (come faccio sempre!)
Perché ci si setne cosí soli?
- Perdita del sostegno familiare: Lasciare il proprio paese d’origine spesso significa lasciarsi alle spalle le persone di cui ci si fida di più.
- Shock culturale: L’adattamento a una nuova cultura può essere travolgente, rendendo difficile il collegamento con i locali inizialmente. Può anche accadere a causa della barriera linguistica. Se non sei fluente nella lingua locale, la comunicazione può essere una lotta, isolandoti ulteriormente. Quindi, per favore, basta dire e credere che parlare olandese non sia importante o necessario nei Paesi Bassi. Al contrario, parlarlo almeno un po’,puó aiutare nella vita professionale e sociale.
- Costruire una nuova routine: Stabilire una nuova routine richiede tempo, e nel frattempo potresti sentirti senza radici e privato di un senso di appartenenza.
Cosa fare per superare questo sentimento?
Ok, quindi ti senti solo. Ora che si fa? Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Affidati al potere del networking: come detto in articoli precedenti, la comunità di expat è spesso incredibilmente accogliente.
Cerca i gruppi di espatriati locali su Facebook, Meetup o InterNations. Partecipa agli eventi, anche se ti senti in imbarazzo. Presentarti è giá metà della battaglia! Puoi trovare la tua tribù attraverso interessi condivisi. Infatti è facile partecipare ad un bookclub, un gruppo di escursionisti, una classe di cucina, o qualsiasi attività che si allinei con le tue passioni. Questo è un ottimo modo per incontrare persone con interessi simili. E come dico spesso: la tua cerchia di amici è all’interno del tuo prossimo evento social. - Impara la lingua (anche solo un po’): Anche una comprensione di base della lingua locale può fare una grande differenza. Iscriviti a un corso di lingua o utilizza app per l’apprendimento delle lingue come Duolingo o Babbel. La gente del posto apprezzerà i tuoi sforzi e ti sentirai più connesso.
- Fai del volontariato: Il volontariato è un modo fantastico per avere uno scambio con la tua nuova comunità e incontrare persone che condividono i tuoi valori. Cerca opportunità presso enti di beneficenza locali, rifugi per animali o centri comunitari. Devo ammettere che non l’ho fatto (ancora) ma so di tanti altri espatriati che hanno trovato la loro comunità attraverso il volontariato, e immagino sia bello, no?
- Sii proativ*:Non aspettare che ti si inviti. Prendi l’iniziativa di invitare i colleghi a prendere un caffè, chiedere consigli ai vicini o organizzare una piccola riunione. Soprattutto se vieni da un paese con una mentalitá piú socievole o “caldo”, non ti aspettare che gli oalndesi siano i primi ad invitarti a qualsiasi attività, agisci e muovi il primo passo, loro ti seguiranno!
- Fai le cose anche da sol*: Mentre costruire connessioni è essenziale, è anche importante godere della propria compagnia. Esplora la tua nuova città da sol*, visita musei, prova nuovi ristoranti e goditi la libertà delle avventure in solitaria. Non c’è niente di peggio che aspettare gli altri per fare quello che vuoi. Esci!Possono succedere solo cose belle.
Naturalmente ogni singola cosa scritta qui richiede un sacco di energia, di uscire dalla vostra zona di comfort, e tempo!
Sii paziente con te stess*, concediti del tempo e non fare tutto in una volta. Vuoi costruire una vita sociale, non finire in burn out.
Se i tuoi sentimenti di solitudine persistono o iniziano a influenzare la tua salute mentale, non esitare a cercare aiuto professionale. Molti terapisti sono specializzati nel lavoro con gli espatriati e possono fornire un prezioso supporto.
La solitudine e l’isolamento sono vere sfide della vita da expat, ma non sono insormontabili. Prendendo misure proattive per costruire connessioni, abbracciare la tua nuova comunità e coltivare una mentalità positiva, puoi abbattere l’ Expat Blues e creare una vita soddisfacente all’estero.
Hai sperimentato la solitudine come espatriat*? Quali strategie hai trovato utile?
Condividi i tuoi pensieri ed esperienze nei commenti qui sotto!
Come sempre, se vuoi dirmi di più sul tuo caso, contattami!
Ciao!
Rossella