Ciao Going Expat people,

É estate e io sono in ritardo con gli articoli sul blog. Provo a farmi perdonare con questo articolo sul mio recente roadtrip tra Germania e Danimarca.

Siamo stati, Martijn ed io, in viaggio per una settimana, abbiamo letteralmente macinato i km su autostrade che non ci hanno sempre reso la vita facile, abbiamo visto 5 diverse realtá, tr agrandi cittá e cittadine. Insomma siamo tornati stanchi ma con il gli occhi pieni di bellezza.

Anche se, da certe cittá mi aspettavo di piú!

Come sempre vi ricordo che la sezione travel del blog non é un insieme di info da travel blogger ma la mia personale esperienza, a volte disorganizzata, dei posti che visito.

Prima tappa: Amburgo

Sono approdata nella cittá tedesca piena di aspettative e anche un po’ annoiata dalle autostrade tedesche. Pensavo che in quanto a troppi lavori in corso durante i periodo di piena, poca manutenzione generale (che appunto porta poi a fare tutto in una votla) l’Italia fosse la peggiore d’Europa, ma mi sbagliavao. Italia 1 – Germania 0.

Il centro cittá ha la sua bellezza incontestabile, sopratutto il palazzo del municipio, Rathausé davvero splendido, che ci andiate di giorno o di sera vi lascerá a bocca aperta.

In giornata vi sará possibile entrare (é aperto fino alle 18) e/o anche ammirare la fontana di Igea nella sua corte esterna. La fontana venne costruita in ricordo del colera nel 1892 e simboleggia la vittoria sull’epidemia e la purezza dell’acqua.

La zona che mi ha colpito di piú é stata peró Speicherstadt , non a caso sito UNESCO. Si tratta di una zona che tra la fine dell´800 e i primi 20 anni dell ´900 ha visto la crescita e creazioni di magazzini marittimi. Oggi, i palazzi ne mantengono l´aspetto esteriore am sono abitazioni ed uffici. Il colpo docchio c´é e a me ha dato davvero delle vibrazioni positive.

Vedere come siano riusciti a mantenere lautenticitá di questo luogo, riconvertendolo alle esigenze attuali, mi é davvero piaciuto.

Non mi dilungheró molto su altre aree della cittá, non sono una travel blogger, sebbene ce ne siano di carine. Vi daró invece un breve elenco per passare alla prossima tappa.

Elbphilharmonie Hamburg – non siamo molto lontani dal quartier di Speicherstadt, infatti questo teatro é stato creato in chiave moderna sopra un magazzino che invece ha mantenuto il suo aspetto storico. Il bieglietto per entrare costa €3 (fatelo online cosí evitate la fila). Carino, ma nulla di ché a mio avviso. Viene pubbliciazzato molto per la vista a 360* sul porto, in effetti si puó fare tutto il giro ma la vista é migliore dal parco (Alter Elfbpark) sopra la stazione (Landungsbrucken) che si trova proprio in quella zona.

Provate assolutametne l´hamburger da Otto´s Burger. 

Cibo buono, personale gentile e locale accogliente e carino. Sembra di essere in una sala di attesa di una vecchia stazione.

La zona in cui si trova, se arrivate dalla stazione, potrebbe sembravi un pó pericolosa. Infatti si nota molta povertá e tantissimi senza tetto nella piazza tra il locale e la stazione. Non perdetevi d´animo. Nonostante tutto si cammina tranquillamente e ne vale davvero la pena.

Come da titolo, questo viaggio é stato un on the road, quidni in auto. In questo caso abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio dell´hotel e ci siamo spostati a piedi o con i mezzi pubblici. Meglio scaricare l´app HVV e fare i biglietti giornalieri da circa €8,80 (2 zone sono piú che sufficienti) a partire dalle 9 del mattimo. Le macchinette automatiche spesso non accettano contante o non riconoscono le carte straniere.

Tolto questo dettaglio, la line di metro e bus é ben organizzata e sará facile andare da un punto allaltro della cittá.

Una tappa fuori dal caos prima di raggiungere la Danimarca.

Amburgo bella e caotica ci ha fatto venire voglia di fare una tappa tranquilla in qualche paesino remoto prima di approvadare in Danimarca.

Ci siamo fermati a Fehmarn. Un´isola che é un insieme di piccoli villaggetti moto caratteristici. E tra i quali si trova un bellissimo faro dove ci siamo goduti un meraviglioso tramonto (prima e dopo un´acquazzone)

Per ammirare per bene la bellezza di questo luogo vi lascio il link al reel su Instagram  di Martijn.

Non é meraviglioso?

 

Terza tappa: Roskilde e Copenaghen.

Con estrema gioia raggiungiamo la Danimarca, é la mia prima volta in questo Paese e ne ho sempre sentito parlare benissimo, quindi immaginate la curiositá.

Prima di partire con Martijn abbiamo deciso di prenotare in una cittadina vicina: Roskilde!

 

Roskilde ci ha sorpreso e ci é piaciuta molto. Abbiamo visitato con piacere estremo la Cattedrale, sito UNESCO, per la quale é necessaria circa 1h. Infatti il tour prevede varie stanze e dettagli sulla famiglia reale e sulle vite dei suoi membri.

L´edificio di per sé é di una bellezza indescrivibile sia furoi che dentro, e si erge tra le strade medievali e le piccole case della cittadina.

La cattedrale la si puó vedere anche dal porto, che ha sempre il suo fascino per me. Roskilde, secoli fa, é stata la capitale della Danimarca e la sua storia é particolarmente legata con quella dei Vichinghi. Troverete qui vari musei dedicati proprio a loro ed una barca.

Noi abbiamo preferito visitare il museo storico e cammianre per le varie strade del centro e del porto. Ma avessimo avuto piú tempo, un salto dai vichinghi lo avremmo di certo fatto.

Roskilde é a soli 20minuti di treno da Copenaghen. Anche in questo caso quindi abbiamo lasciato la macchina in Hotel per avventurarci con i mezzi pubblici e anche in questo caso non siamo rimasti delusi.

Con €25 a testa, abbiamo comprato il City pass   che abbiamo usato non solo per andare e tornate a e da Roskilde (il biglietto a/r sarebbe costato 18€ a testa) ma di usare anche tutti i mezzi pubblici a Copenaghen per 24h. Insomma perfetto per noi.

Non abbiamo ritenuto opportuno fare la City Card che include anche le attrazioni, perché ci sarebbe costata di piú di quello che materialmente potevamo fare.

Copenaghen non ha bisogno di presentazioni. Mi é piaciuta? Si.

mi ha fatto impazzire pensado che mi ci trasferirei? No! niente effetto wow per la capitale danese, sebbene rimanga una bellissima cittá.

Ancora una volta, come per Amburgo, non mi dilungheró in tutto quello che ho visto in 24h ma vi daró la mia opinione, e un consiglio, su alcuni posti.

Le casette colorate lungo il fiume hanno il loro effetto, sebbene vivendo nei Paesi Bassi mi sono abituata a questo tipo di bellezza che forse non mi sorprende piú.

Il colore dei palazzi sicuramente regala allegria e vivacitá al quartiere Nyhavn, che, ad ogni modo é sommerso dai turisti.

Questa é la zona piú nota, qui intorno ci sono vari locali e posti dove mangiare o bere, ma noi non ci siamo fermati e abbiamo continuato il nostro percorso verso la Sirenetta.

Prima di arrivare alla famosa statua, ci siamo fermati nella zona che ad entrambi é piaciuta di piú: Amalienborg.  

 

Qui non solo abbiamo visto il cambio della guardia, ma abbiamo visitato la Frederiks Kirke che á dAvvero bella sia da fuori che da dentro con la sua cupola e la forma rotonda. Il quartiere é una sorta di borgo reale che vale la pena visitare e dove sognare ad occhi perti, ed é propio nel centro della cittá.

Avevamo intravisto la chiesa giá quando siamo saliti sulla torre dal Christiansborg Slot (Copenaghen dall´alto non mi ha dato nessuna emozione. La torre del castello é accessibile gratuitamente, mentre quella piú famosa a spirale con le scale esterne (Starway to Heaven) é a pagamento. Noi non avevamo trovao lo slot libero e avevamo pensato di tonrare successivamente. Ma dato che la vista non ci ha particolarment emozionato non lo abbiamo piú fatto.

Nonostante le lamentele di molti sulla grandezza della Sirenetta, devo dire che a me non ha deluso, anzi mi é sembrato corretto avesse quelle proporzioni in quanto umana. Inoltre l´espressione é davvero intensa e a me ha emozionato.

Da non perdere a Copenaghen i giardini botanici. Un giro a Christiania si deve fare almeno per curiositá e capire cosa fosse questo luogo un tempo staccato dal resto della cittá, dal punto di vista amministrativo. Oggi é diventato un quartiere in ripresa, conserva la sua natura libera e hippy, ma sicuramente non é piú al limite della legalitá, anzi sembra si voglia combattere l´uso delle droghe e la polizia é benvenuta con le sue ronde di controllo.

Concludo il breve racconto su Copenaghe, dicendo che innanzitutto é meglio che prenotiate tutto, altrimenti come noi, finisce che in alcune attrazioni non riusciate ad andare perché mettono un limite ai biglietti giornalieri.  A noi é successo per il Rosenborg slot. 

Perdetevi tra le strade del centro che siono carinissime e se il tempo é bello, andate a mangiare in questa sorta di grande mercato, non molto lontano dalla stazione, nella zona Kodbyen. Troverete qualsiasi tipo di cibo, canre, pesce, vegetariano ecc.. e molti baretti dove bere una buona birra.

 

Dulcis in fundo: Lubecca.

Se me lo avessero detto non ci avrei creduto. La cittá che piú ma ha affascinato di questo viaggio é quella che abbiamo visitato, quasi di corsa, nella via del ritonro. Lubecca é Patrimonio UNESCO e si capisce subito il perché dalla porta di ingresso alla cittá, dalle chiese grandissime e dal centro storico in parte ricostruito dopo la guerra mondiale.

In questo caso la vista dall´alto é sicuramente necessaria e merita. Noi siamo saliti sulla torre della chiesa di St Pietro (St. Petri) al costo di €5 e ce ne siamo innamorati. Io davvero ne sono rimasta incantata.

Dovrei dedicare un articolo a parte a questa cittá della quale alcuni palazzi hanno una storia e un´architettura davvero particolari.

Uno tra tutti, sicurametne il municio, Rathaus, che sebbene conservi degli elementi gotici, come la maggior parte dei palazzi storici e delle chiese della cittá, si arrichisce poi di elementi diverse.

Ogni facciata é diversa. Incantevole.

Ci vorrebbero davvero delle ore per poterlo visitare (é disponibile anche una visita guidaa infatti) e capire bene cosa simboleggia ogni dettaglio.

Tanto fascino é dato anche dai vecchi magazzini del sale, anch´essi richiamano la strutura in mattoncini tipica della zona e si affacciano sull´acqua. Dall´altro lato del fiume tanti locali e uno spazio libero per passeggiare.

Un´altra caratteristica di Lubecca é data da piccole coti, stradine, alle quali sia ccede tramite un portono o un cancello. Sono private, le case sono molto piccole e molto curate, almeno esternamente nei minimi dettagli. Credo si trattasse di abitazioni che in passato venivano dte dai ricchi a meno abbietti, un pó per caritá e un pó per lavarsi la coscienza.

Quella della foto é Hossenhof. Lo trovate tra il municipio e l´Ospedale di Santo Spirito. Vi sembrerá strano a sentirlo, ma quest´ultimo é un ulteriore punto di interesse da visitare assolutametne. Non é piú un ospedale da molto tempo, parte dell´edificio adesso é uan casa di riposo.

La parte visitbile é un´opera d´arte che sicuramente incuriosirá gli amanti della storia.

 

Che dire?! Di foto, posti e storie ne avrei ancor amolte altre ma devo interrompere qui.

Avete mai visitato queste cittá? Che ve ne é sembrato?

Aspetto le vostre storie

Rossella